Costruttori di organi da ben sei generazioni, Famiglia Vincenzo Mascioni, una tradizione.

Una delle più antiche Case Organarie a livello mondiale con oltre 1200 strumenti realizzati nell’arco dei 188 anni di ininterrotta attività, questa è la Famiglia Vincenzo Mascioni srl.

 La storia della “fabbrica d’organi Mascioni” è strettamente legata al lavoro ed alla vita dell’omonima famiglia che di padre in figlio si tramanda l’amore per questa attività.

La sua storia inzia nel lontano 1829 a Comacchio di Cuvio la “fabbrica d’organi Mascioni”, durante il periodo delle soppressioni napoleoniche, due frati conventuali, Padre Antonio e Padre Pasquale Mascioni, rifugiatisi ad Azzio, avviarono il loro giovanissimo nipote Giacomo ad intraprendere l’arte organaria. L’attività in questi primi anni si svolge nelle zone limitrofe raggiungendo le valli del vicino Canton Ticino, in Svizzera.

Il 3 agosto 1925 Vincenzo Mascioni iscrive alla Camera di Commercio Industria ed Agricoltura di Varese la ditta individuale “Famiglia Artigiana Vincenzo Mascioni” sotto la sua guida, con l’aiuto dei figli maschi: Giacomo, Ernesto, Giovanni, Angelo, Vincenzo, Tullio e dei collaboratori, la Ditta cresce d’importanza raggiungendo livelli tecnici d’avanguardia e notorietà mondiale.

Il 31 gennaio 1973 avviene la trasformazione della società, in società a responsabilità limitata denominata: “Famiglia Vincenzo Mascioni – S.R.L.”

Dagli anni ‘90 è attiva la sesta generazione dei Mascioni: Andrea oggi Legale Rappresentante della Società.

Immerso nel verde della Valcuvia, il laboratorio rimane ancor oggi nel suo aspetto esteriore quello del secolo scorso, lambito dal torrente che per decenni ha fornito l’energia necessaria al funzionamento delle macchine. Nel suo interno il lavoro procede secondo regole artigianali antiche e scrupolose. La fabbrica è divisa in piccoli ambienti: fonderia, falegnameria, luoghi di assemblaggio; accanto agli attrezzi di tradizione per fondere il metallo e lavorare il legno trovano posto, negli uffici al piano superiore dell’opificio, computer dotati di avanzatissimi software per l’elaborazione grafica dei progetti. Un artigianato che rispetta e tramanda l’antico senza disdegnare ogni novità tecnologica.

Da quasi due secoli i Mascioni garantiscono la continuità nel passaggio generazionale e proseguono una tradizione familiare che li ha portati alla costruzione di più di mille organi e, negli ultimi decenni, ad un’intensa opera di restauro di strumenti antichi. In merito al loro prodotto, l’azienda , grazie al supporto dell’associazione, ha partecipato e vinto il bando “Imprese di valore”, l’iniziativa di Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia per premiare le migliori realtà aziendali del territorio.

Imprese di Valore ha valorizzato il prodotto della Mascioni, idee vincenti che hanno permesso alle imprese di compiere un significativo progresso, di meglio posizionarsi sul mercato di riferimento rispetto ai concorrenti e di promuovere quelle buone prassi aziendali in grado di stimolare competitività e nuovi progetti sul territorio.

L’8 dicembre presso il Duomo di Firenze, avverrà l’inagurazione del più complesso e tecnologicamente avanzato organo Mascioni esistente. Una nuova forma per l’organo – che con le sue 7.551 canne potrà essere definito come monumentale -, sarà infatti uno dei maggiori strumenti in Italia e in Europa, e, grazie alla bellezza e potenza sonora, potrà accompagnare in maniera puntuale le Liturgie della Cattedrale.

La fabbrica d’organi progetta e costruisce con passione e competenza organi nuovi, realizza ristrutturazioni e manutenzioni. Le sue lavorazioni vengono effettuate nel rispetto della tradizione organaria italiana.