Focus Paese: Kenya

Il Kenia si trova in Africa orientale, ha una popolazione di circa 46 milioni. E’ la 72° economia per volume di PIL che nel 2015 ha raggiunto i 141,9 miliardi euro.

Il Kenya occupa la 92° posizione nell’indice Doing Business, che classifica i paesi in base alla facilità e alla sicurezza di sviluppare business.

I settori economici principali del paese sono agricoltura (frumento, mais, miglio, riso, canna da zucchero), industria (tessile, chimico), energia (carbone) e servizi (software).

Dal 1° gennaio 1995 il Kenya è membro dell’Organizzazione Mondiale del Commercio; fa parte, inoltre, della COMESA, il Mercato comune per l’Africa orientale e meridionale, nell’ambito del quale ha concluso degli accordi di libero scambio con 11 dei 19 membri. È poi membro della Comunità dell’Africa orientale che ha formato un’unione doganale nel 2005 ed un mercato comune nel 2010.

Il Kenya è tra i paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico) che sono legati all’UE dall’accordo di Cotonou che prevede l’istituzione di accordi di partenariato economico che l’Unione europea sta negoziando con le sette regioni dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico.

Rapporti bilaterali Italia-Kenya

Il Kenya è considerato un partner importante per l’Italia e un attore strategico per la stabilità e lo sviluppo economico e sociale dell’Africa Orientale. Il paese possiede una posizione strategica e interessanti potenzialità di sviluppo economico e sociale.

Nel 2015 l’export italiano è stato pari a 203,4 milioni di euro, in crescita del 16,9% rispetto all’anno precedente. Per i prossimi anni si prevede una crescita costante, anche se più contenuta.  L’export italiano verso il Kenya è costituito principalmente da meccanica strumentale (34%), alimentari e bevande (12%), chimica (11%), apparecchi elettrici (9%), prodotti in legno (8%), mezzi di trasporto (6%).

Le importazioni italiane dal Kenya nel 2015 sono state pari a 89,4 milioni di euro, in crescita del 6,7% rispetto al 2014.

I settori che rappresentano un’opportunità  in cui investire sono costruzioni, infrastrutture, trasformazione alimentare, packaging, mezzi di trasporto, energia.

Negli ultimi anni si è riscontrato un crescente apprezzamento del prodotto italiano, soprattutto macchinari, prodotti di consumo, alimentari, arredamento, materiali da costruzione e abbigliamento; tuttavia, l’Italia ha dei concorrenti molto aggressivi quali Turchia e Cina.

Documenti per export

E’ stato introdotto l’Electronic Single Window System, un sistema elettronico che dovrebbe semplificare le procedure doganali necessarie per le importazioni in Kenya e, con l’istituzione del mercato unico, in tutta la regione dell’Africa orientale.

Per esportare in Kenya sono necessari i seguenti documenti:

  • dichiarazione in dogana,
  • fattura commerciale,
  • documento EUR.1,
  • certificato di origine,
  • certificato fitosanitario (per i vegetali),
  • certificato sanitario per le carni,
  • certificato di libera vendita dei cosmetici.

Barriere al commercio

L’ente di normazione kenyota (KEBS – Kenya Bureau of Standards) ha introdotto la verifica di conformità pre-esportazione (PVoC) nel programma di standardizzazione per garantire la qualità dei prodotti, i quali devono soddisfare anche gli standard sanitari e di sicurezza e tutela ambientale kenyoti.