DECRETO MISURE URGENTI CONTENIMENTO COSTI ENERGIA-GAS METANO

Sulla G.U 50 del 01 marzo 2022 è stato pubblicato il Decreto-legge 17 del 01 marzo 2022 titolato “Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali”.  

Nel testo sono riportate le misure per calmierare i prezzi dell’impennata caro bollette degli ultimi sei mesi, ma anche aiuti per imprese, famiglie e per il settore dell’Automotive (escluso dalla Legge di Bilancio 2022).  

Sono anche Previsti interventi di semplificazione per privati e Pubbliche Amministrazione per installare le energie rinnovabili. 

Di seguito riassumiamo gli interventi di maggiore interesse per le imprese.  

AZZERAMENTO DEGLI ONERI DI SISTEMA 

(Energia elettrica) Per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, l’Arera provvederà ad annullare, per il secondo trimestre 2022, “le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kw”. L’intervento riguarda anche le aliquote applicate alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kw, anche connesse “in media e alta o altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico”.  

CREDITO IMPOSTA PER ENERGIVORI E GASIVORI 

Confermato il credito d’imposta per le imprese energivore nel secondo trimestre dell’anno (già previsto dal Decreto Sostegni Ter per i primi tre mesi dell’anno) e arriva anche il bonus per le gasivore. Nello specifico, sarà riconosciuto un credito d’imposta alle imprese a forte consumo di energia i cui costi per kWh della componente energia elettrica, calcolati sulla base della media del primo trimestre 2022 e al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, hanno subìto un incremento del costo per KWh superiore al 30% relativo allo stesso periodo dell’anno 2019, anche tenuto conto di eventuali contratti di fornitura di durata stipulati dall’impresa. Il credito è riconosciuto sarà pari al 20% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2022. 

E come detto, arriva un contributo anche per le imprese gasivore. In questo caso il credito di imposta sarà pari al 15% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas consumato nel primo trimestre del 2022, per usi energetici diversi da quelli termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre, dei prezzi di riferimento del Mercato infragiornaliero (MI-GAS) pubblicati dal Gestore del mercati energetici- Gme, abbia subìto un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al primo trimestre dell’anno 2019.  

SEMPLIFICAZIONE INSTALLAZIONE RINNOVABILI  

Arriva nel Decreto un’estensione del modello unico semplificato per le energie rinnovabili. In primis, per gli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 50 kW e fino a 200 kW, salvo quelli sottoposti a tutela artistica, culturale o paesaggistica. C’è poi maggiore spazio allo sviluppo del fotovoltaico in area agricola con interventi sulle norme, semplificazione per impianti rinnovabili in aree idonee con riduzione dei termini anche sulla Valutazione di impatto ambientale. Il Decreto indica poi, anche misure di razionalizzazione e semplificazione delle procedure autorizzative per gli impianti eolici offshore, con autorizzazione unica anche per le opere di connessione alla rete ma anche misure per garantire il rispetto delle aree sottoposte a vincoli ambientali. 

RILANCIO PRODUZIONE GAS ED APPROVVIGIONAMENTO A PREZZI EQUI 

Sarà il Gse a gestire il piano per aumentare la produzione nazionale di gas. Nello specifico, il testo stabilisce che entro 30 giorni dall’entrata in vigore del Decreto-legge, il Gestore dei servizi energetici avvii, su direttiva del Ministro della Transizione ecologica, “procedure per l’approvvigionamento di lungo termine di gas naturale di produzione nazionale dai titolari di concessioni di coltivazione di gas”.  

Il Gse, in particolare, dovrà invitare i titolari di concessioni di coltivazione di gas naturale, sia su terraferma che in mare, “a manifestare interesse ad aderire alle procedure comunicando i programmi delle produzioni di gas naturale delle concessioni in essere, per gli anni dal 2022 al 2031, nonché un elenco di possibili sviluppi, incrementi o ripristini delle produzioni di gas naturale per lo stesso periodo nelle concessioni di cui sono titolari, delle tempistiche massime di entrata in erogazione, del profilo atteso di produzione e dei relativi investimenti necessari”. Le procedure di valutazione ambientale saranno svolte dalla Commissione tecnica PNRR.  

Il GSE stipulerà contratti di acquisto di lungo termine, di durata massima pari a dieci anni, con verifica dei termini alla fine del quinto anno, con i concessionari a condizioni e prezzi definiti, il tutto regolamentato da un decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della transizione ecologica e sentita l’ARERA. Il sistema dei prezzi dovrà garantire la copertura dei costi totali effettivi delle singole produzioni, inclusi gli oneri fiscali e un’equa remunerazione, ferma restando la condizione di coltivabilità economica del giacimento. Lo schema di contratto tipo di acquisto sarà predisposto dal GSE e approvato dai Ministeri dell’economia e delle finanze e della transizione ecologica. 5.  

Il GSE, con una o più procedure, offrirà i volumi di gas alle condizioni e ai prezzi calmierarti ai clienti finali industriali, secondo criteri di assegnazione su base pluralistica definiti con decreto dei Ministri dell’economia e delle finanze e della transizione ecologica, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, con riserva di almeno un terzo alle piccole e medie imprese come definite dalla raccomandazione della Commissione europea n. 2003/361/CE del 6 maggio 2003. Lo schema di contratto tipo di offerta sarà predisposto dal GSE e approvato dai Ministeri dell’economia e delle finanze e della transizione ecologica.  

FONDO RINNOVABILI PMI  

Il Governo ha deciso di istituire nello stato di previsione del Ministero della Transizione ecologica il “Fondo rinnovabili PMI”, con una dotazione di 267 milioni di euro. Il Fondo ha l’obiettivo di “promuovere la produzione di energia elettrica rinnovabile e l’autoconsumo per le piccole medie imprese”. 

Inoltre, a valere sulle risorse del Fondo potranno essere concessi contributi in conto capitale a fondo perduto alle PMI, “come definite dalla raccomandazione della Commissione europea n. 2003/361/CE del 6 maggio 2003, per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili fino a 200 kW”. Attraverso un decreto del Mite sarà possibile estendere o modificare le condizioni e i limiti di accesso, Invece, con un Decreto del Ministro della transizione ecologica potranno essere estese e modificate “le condizioni e i limiti di accesso ai contributi, previa notifica alla Commissione europea”.  

L’erogazione dei contributi è affidata al Gestore dei servizi energetici-Gse, il quale, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, dovrà pubblicare sul proprio sito istituzionale il bando per l’accesso ai contributi secondo una procedura a sportello. Le risorse saranno assegnate “ai progetti valutati positivamente secondo l’ordine cronologico di presentazione e fino a esaurimento dei fondi disponibili”.  

RIDUZIONE IVA AL 5% SU GAS METANO 

Abbassata l’IVA al 5% anche per il secondo trimestre dell’anno.  

GESTIONE PIÙ EFFICIENTE STOCCAGGI GAS 

Aumentare la sicurezza delle forniture di gas naturale anche attraverso una gestione più performante ed efficiente degli stoccaggi. Il Governo nel Decreto prevede che entro 30 giorni dall’entrata in vigore, il Mite dovrà adottare misure per ottimizzare il ciclo di iniezione di gas e migliorare gli stoccaggi nazionali. 

 

AUTOMOTIVE: FONDO PER TRANSIZIONE E INCENTIVI PER LE AUTO  

Al fine di favorire la transizione verde, la ricerca, la riconversione e riqualificazione dell’industria del settore automotive, nonché per il riconoscimento di incentivi all’acquisto di veicoli non inquinanti, il Governo ha istituito un fondo da 800 milioni il primo anno e di un miliardo a seguire. Dunque, finalmente ci saranno incentivi per ristorare aziende, aiutare i cittadini e tutelare l’ambiente. 

LIQUIDITÀ IMPRESE, PROROGA A GIUGNO 2022 

Fino al 30 giugno 2022 saranno ancora valide le condizioni previste dal Decreto Liquidità per ottenere le garanzie concesse da Sace in favore delle imprese, a sostegno delle esigenze di liquidità necessarie a contrastare l’aumento dei prezzi dell’energia. Si sposta inoltre, dal 1° aprile 2022 al 30 giugno 2022 l’obbligo del pagamento per le PMI di una commissione, ai fini dell’ottenimento della garanzia pubblica.  

 

Copia del provvedimento.